Eminenze ed Eccellenze Reverendissime, Distinti Ospiti, Buongiorno!
È per me un grande onore darvi il benvenuto al ricevimento in occasione della nostra Festa Nazionale. Rifacendomi alle parole del Presidente Tsai: "Oggi, Taiwan celebra il progresso e la sua fede incrollabile nei valori della democrazia, della libertà e dei diritti umani". Solo per fornirvi alcuni dati, Taiwan è la tredicesima economia più libera al mondo. In base al rapporto "Freedom in the World 2018", l’organizzazione Freedom House ha assegnato a Taiwan il massimo punteggio sui diritti politici, le libertà civili, la libertà in generale e la libertà di stampa in particolare.
S.E. l'Arcivescovo Gallagher ha pronunciato ieri un intervento significativo all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sul tema "Rendere le Nazioni Unite rilevanti per tutti i popoli". Sono pienamente d’accordo. Taiwan è un paese costruttore di pace che offre aiuti e assistenza a livello internazionale a favore di rifugiati, sopravvissuti a calamità naturali e bisognosi, contribuendo così ad aumentare la stabilità e la prosperità in tutto il mondo. Nonostante gli sforzi umanitari profusi da Taiwan e la sua volontà di essere un interlocutore responsabile nello scacchiere globale, la Cina comunista purtroppo mostra l’intenzione di rendere il popolo di Taiwan del tutto ininfluente in seno alle Nazioni Unite e di escludere Taiwan dallo svolgere un ruolo significativo nell’ambito delle stesse e della comunità internazionale. Come ha recentemente affermato il Ministro degli Esteri di Taiwan Jospeh Wu: "Taiwan è Davide rispetto alla Cina-Golia, ma prevarremo". Grazie all'aiuto di partner globali che resistono alle crescenti potenze autocratico-autoritarie, Taiwan proseguirà, persevererà e trionferà.
Taiwan apprezza l’amicizia con la Santa Sede grazie alla quale sostiene le cause di pace e di libertà religiosa in tutto il globo. Nel maggio di quest'anno, i vescovi di Taiwan hanno compiuto dopo 10 anni una visita Ad Limina in Vaticano e sono stati ricevuti in udienza da Papa Francesco. Sono grati al Santo Padre per le espressioni di sollecitudine a favore di Taiwan e respingono ogni diceria sui rapporti tra Taiwan e la Santa Sede. Come dichiarato ufficialmente da un alto funzionario del Vaticano: "La Santa Sede continuerà ad essere un partner di Taiwan nella famiglia dei popoli".
Come probabilmente saprete, recentemente la Santa Sede e la Cina comunista hanno sottoscritto un accordo provvisorio sulla nomina dei vescovi. Tale accordo, riguardante esclusivamente questioni di natura religiosa e non diplomatica, segna il primo passo compiuto dalla Santa Sede per affrontare questioni ecclesiastiche rimaste a lungo irrisolte. Si tratta di un’intesa significativa perché, per la prima volta, il Partito comunista cinese riconosce il Papa quale leader delle comunità cattoliche in Cina, venendo così meno ai suoi vecchi assiomi di "non ingerenza negli affari interni della Cina da parte dei paesi stranieri" e di “nessun rapporto di affiliazione tra le religioni cinesi e quelle straniere”. Siamo tutti a conoscenza di quanto Papa Francesco si sia impegnato con risolutezza a proteggere i fedeli cattolici che soffrono in Cina continentale. Riteniamo che, con quest’atto, il Vaticano miri a mantenere la propria gerarchia ecclesiastica, offrendo ai cattolici della Cina continentale la possibilità di professare la propria fede nella normalità, promuovendo la libertà religiosa.
Nel celebrare la nostra Festa Nazionale, vorrei ricordare le parole di Sua Santità e chiedervi di "Accompagnare con una fervente preghiera e con fraterna amicizia i nostri fratelli e sorelle in Cina" lungo il loro difficile cammino di riconciliazione e di unità sperando che, con il passare del tempo, le loro sofferenze vengano lenite e le divisioni sanate. Come disse Confucio nella sua infinita saggezza: "L'uomo che sposta le montagne comincia portando via i sassi più piccoli".
In conclusione, desidero elogiare il popolo taiwanese che ha profondamente a cuore i diritti umani, le libertà e i valori democratici, rendo omaggio all’amicizia con la Santa Sede e al nostro impegno condiviso per mantenere legami diplomatici duraturi e auguro buona salute, prosperità e felicità a Papa Francesco, al Presidente Tsai e a tutti gli ospiti oggi qui riuniti. Grazie per aver accettato il nostro invito!